(Francoforte 1920 - Kiel 1989) scrittore tedesco. Toni documentari, satirici, apocalittici si alternano nella sua molteplice produzione (poesie, saggi, radiodrammi), in buona parte collegata alle esperienze del Gruppo 47, il gruppo di scrittori progressisti, violentemente critici del recente passato, di cui S. fu nel 1947 uno dei fondatori. Notevole è soprattutto la sua narrativa, che accosta la cronaca e il quotidiano per trasformarli in presenze surreali. I suoi temi riguardano inizialmente il passato nazista, la guerra e i primi anni del dopoguerra, che a S. sembrano ancora promettere un cambiamento profondo della società tedesca: Il tarabuso fa sentire ogni giorno il suo grido (Die Rohrdommel ruft jeden Tag, 1950, nt), I fiori del signor Albin (Die Blumen des Herrn Albin, 1955, nt), Il destino della nostra città (Das Los unserer Stadt, 1959, nt). In seguito S. si è avvicinato alla letteratura di consumo, senza per questo abbandonare il suo impegno di moralista: Bisognerebbe opporsi (Man sollte dagegen sein, 1960, nt), Il diario del barboncino Alì (Die Aufzeichnungen des Pudels Ali, 1962, nt), Richard ritorna (Richard kehrt zurück, 1970, nt), Alcuni preferiscono andare nel bosco (Manche gehen lieber in den Wald, 1978, nt), Una disavventura (Ein Unglücksfall, 1983, nt).